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Perché le scuole in Italia chiudono 3 mesi in estate?

Bambini Zaino Scuola

Scuola e vacanze, perché la pausa delle lezioni in Italia dura tre mesi? Il motivo va ricercato nel calendario.

La scuola è finita. Per milioni di studenti in Italia sono iniziate le vacanze. Per tre mesi, i ragazzi potranno riposarsi e rimanere lontani dai banchi di scuola, fino all’inizio del nuovo anno scolastico, fissato tra il 12 e il 19 settembre. In totale, quindi, per quattordici settimane gli studenti rimarranno a casa. Ed è un periodo di tempo lunghissimo, dai costi spesso elevati per le famiglie. Non a caso, in questi anni si è spesso ipotizzato di rimaneggiare i calendari scolastici, adeguandoli allo standard maggiormente in voga in Europa. Finora, però, di novità da questo punto di vista non ce ne sono state, e si è rimasti legati a una tradizione basata su una motivazione ben precisa. E piuttosto anacronistica.

Scuola in Italia: più giorni di studio, più giorni di vacanze

Secondo quanto riferito da uno studio di Eurydice, la rete europea di informazione sull’istruzione, l’Italia è all’avanguardia per il numero di giorni di scuola, ma è anche al primo posto in Europa per i giorni consecutivi di vacanza. Nel Vecchio Continente l’anno scolastico varia dai 156 giorni dell’Albania ai 200 giorni di Italia e Danimarca. Ma è sulle vacanze che il discostamento tra il nostro e gli altri paesi è più evidente.

educazione scuola elementare apprendimento
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L’Italia vanta infatti il numero di settimane consecutive di vacanza in estate più lungo in assoluto, insieme alla Lettonia. Il periodo da giugno a settembre copre infatti circa 13-14 settimane. Più di Finlandia, Grecia, Islanda, Portogallo, Spagna e Ungheria, che arrivano a 10-12 settimane di stop. E praticamente il doppio rispetto a Francia, Germania, Regno Unito e Norvegia, ad esempio, che arrivano a un massimo di settimane di pausa che va dalle 6 alle 8.

Ovviamente questo non vuol dire che in quei paesi i ragazzi stiano a scuola per più giorni, ma semplicemente che i giorni di vacanza vengono distribuiti in maniera più razionale durante l’anno, con pause più brevi previste non solo a Natale, come da noi, e non solo a Pasqua, ma anche a Carnevale, in autunno e in primavera. Una razionalizzazione dei giorni di vacanza su cui a lungo si è dibattuto anche nel nostro paese, ma che al momento non è stata presa in considerazione per una motivazione ben precisa.

Vacanze scolastiche: perché in Italia sono così lunghe?

Per poter dare una risposta sulla lunghezza delle vacanze dalla scuola in Italia è necessario comprendere da cosa derivi un calendario scolastico così squilibrato nella nostra tradizione. Si tratta di una decisione che è stata presa per la prima volta oltre un secolo fa, e che ha ragioni di carattere storico che oggi non trovano una necessaria aderenza con la realtà in cui viviamo. Con questo calendario, infatti, i figli dei contadini potevano permettersi di frequentare la scuola senza far mancare il proprio aiuto alle famiglie. Il calendario attuale segue infatti il ciclo del grano, e garantisce quindi un periodo di pausa a luglio, quando i ragazzi erano chiamati ad aiutare le famiglie con la mietitura.

Come si può facilmente evincere, si tratta dunque di una problematica che oggi non riguarderebbe praticamente alcun bambino, e che non ha dunque più un vero motivo di esistere. Gli scettici della riforma del calendario ribattono però affermando che una rimodulazione del calendario, magari con una chiusura della scuola prevista alla fine di giugno e una riapertura a inizio settembre, finirebbe per penalizzare gli studenti del Sud rispetto a quelli del Nord. Il motivo? Per una questione puramente climatica.

Nel nostro paese, infatti, l’estate dura generalmente quattro mesi, e il caldo asfissiante non rende semplice per i ragazzi andare a scuola o anche semplicemente concentrarsi sullo studio in aula, dove spesso e volentieri il clima è torrido e la fatica, con il caldo, si fa sentire ancora di più. Si tratta di un’obiezione, non l’unica, che però non sembra avere la forza per rimandare ancora una riforma dei calendari. Quella stessa riforma, più volte rinviata appare infatti oggi, in un’epoca di grandi cambiamenti, sempre più necessaria.

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ultimo aggiornamento: 9 Giugno 2023 13:00

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